Un suicidio ogni 80 minuti per i soldati Usa di ritorno dal fronte
Gli allarmanti dati citati in un articolo del New York Times dal giornalista Nicholas D. Kristof
Un suicidio ogni 80 minuti: è questo l'allarmante dato riguardante il trauma "del ritorno a casa dal fronte di guerra" per i soldati Usa dal quale parte la riflessione di Nicholas D. Kristof, giornalista premio Pulitzer del New York Times.
I numeri non lasciano dubbi sul fatto che, per un militare Usa, il ritorno a casa è più pericoloso della guerra condotta sui campi di battaglia: per ogni soldato morto in Iraq o Afghanistan venticinque si sono suicidati una volta tornati in patria.
I dati, contenuti in un recente rapporto del Comando per la Salute dell’esercito Usa, rivela che, tra il 2004 e il 2008, c'è stato un incremento dell'80% dei suicidi tra il personale in divisa.
Gli ex militari rappresentano il 20% di tutti i suicidi negli Stati Uniti, e per i giovani di età compresa tra i 17 e i 24 anni l’essere un veterano quadruplica il rischio di ammazzarsi.
La causa della depressione che spinge i soldati al suicidio è lo stress post-traumatico, che può manifestarsi anche nell'abuso di alcool, di droghe, nei comportamenti violenti e con problemi di socializzazione.