Rassegna

Suor Maria Assunta, travolta e uccisa mentre in bici portava un pasto caldo al senzatetto

Porcu, 63 anni, ha trovato la morte l'altroieri all’imbocco del ponte di via Gian Battista Grassi, a Milano. Una vita dalla parte degli ultimi, fino alla fine

Foto repertorio

Sempre dalle parte degli ultimi, fino alla fine, dall'Africa alle periferie del Nord Italia. Suor Maria Assunta Porcu, 63 anni, ha trovato la morte l'altroieri  all’imbocco del ponte di via Gian Battista Grassi, a Milano. Pedalava in sella alla sua bici per portare un pasto caldo a un senzatetto quando è stata travolta e uccisa da una Citroen. Vani i soccorsi e il trasporto al Sacco, dove è arrivata in condizioni gravissime ed è spirata poco dopo.

L'auto viaggiava sulla corsia riservata ai tram. Suor Maria apparteneva alla congregazione delle Piccole Apostole di Gesù, che hanno ad Appiano Gentile la loro casa madre, e prestava la sua opera per il Vispe, una ong di volontari religiosi laici nata negli anni Sessante a sostegno delle comunità più povere della bassa milanese, oggi attiva in progetti missionari in tutto il mondo, Africa compresa.

In Africa, racconta oggi il Corriere della Sera, Maria Assunta Porcu aveva vissuto un’esperienza al servizio delle popolazioni rurali, in Burundi, a partire dagli anni Ottanta.  Tra le religiose della Congregazione c’è sgomento e poca voglia di parlare.

Chi la conosceva ricorda «Mari» come una persona «meravigliosa, coerente, e buona». Viveva in un appartamento a Quarto Oggiaro.

Come hanno raccontato alcuni parenti, la suora stava portando un pasto caldo a un senza tetto nel freddo sabato dicembrino.


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