Tav e Tap, dall'Europa ultimatum all'Italia
Doppio monito della Commissione sulle grandi opere: l'Italia rischia di perdere i fondi per la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione e sul gasdotto pugliese l'Ue non vuole modifiche
Tav e Tap, le due grandi opere infrastrutturali più contestati d'Italia tornano a riempiere le pagine di cronaca, ma anche le agende europee. Il commissario europeo ai Trasporti Violeta Bulc e il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic redarguiscono il Governo e intimano a far presto, pena la perdita dei fondi Ue.
L'Alta velocità Torino-Lione
L'Unione Europea ha stanziato per la Tav Torino Lione 813 milioni di euro, ma l'Italia potrebbe perderli se non verranno fatti passi avanti significativi. Come riporta Europa Today l'avvertimento è stato lanciato da Violeta Bulc, commissario europeo ai Trasporti, in un'intervista al quotidiano La Stampa.
Bulc lascia capire che potrebbero esserci conseguenze sul finanziamento già stanziato: "Non è mia intenzione fare minacce perchè non credo sia utile. Ma certamente ci sono delle regole e noi faremo una valutazione di tutti i progetti finanziati dalla Ue. All'inizio del prossimo anno poi proporremo eventuali modifiche nelle dinamiche di finanziamento. Voglio comunque ribadire che siamo pronti a sostenere il progetto e impegnarci con tutti gli attori in gioco per fare in modo che i lavori vengano eseguiti in tempi ragionevoli. A oggi non ho dubbi, ma staremo a vedere".
Gasdotto Tap in Puglia
Per quanto riguarda il gasdotto Tap che dovrebbe portare in Italia il gas del Mar Caspio, il monito a vincere le resistenze delle popolazioni locali e "far presto" arriva da un altro membro dell'Esecutivo comunitario, il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic.
Come riporta Europa Today il progetto del gasdotto è stato completato al 65% e si prevede l'apertura dei rubinetti dall'inizio del 2020. Per questo è impossibile cambiare le carte del progetto e modificare il punto di approdo ritagliato su Melendugno.
"Nemmeno una virgola può essere cambiata - ha sentenziato Sefcovic in una intervista al Messaggero - E' nostro obiettivo assicurare che il piano si trasformi in un'opportunità anche per la Puglia, in termini di crescita, di incremento dell'occupazione locale, di taglio delle emissioni derivanti dall'industria e dai trasporti. Stiamo studiando diverse misure per mettere la regione in prima linea nel progetto di decarbonizzazione a livello europeo"