Minitelecamere mobili per stanare gli incivili che gettano i rifiuti in strada
"Non sono usati per elevare multe, ma per perseguire reati penali", spiega il vicecomandante dei vigili urbani
PALERMO - Mini telecamere per stanare chi abbandona i rifiuti per strada. Da dieci giorni circa, la polizia municipale ha in dotazione quattro dispositivi mobili ad alta risoluzione e con zoom ottico, forniti dalla Sispi (la società informatica del Comune), che di volta in volta vengono posizionati in corrispondenza di discariche abusive. Già tre le persone individuate e denunciate all'autorità giudiziaria.
A rendere noto il bilancio dei primi controlli effettuati è il vicecomandante Luigi Galatioto, che precisa: "Queste piccole telecamere non sono utilizzate per elevare sanzioni amministrative, ma per perseguire reati penali". Niente multe, per i trasgressori si va dritti in Tribunale. Per contrastare però un fenomeno ormai dilagante in città quattro telecamere sono poche. "Incentivarle - sottolinea Galatioto - non sarebbe male. Fra pochi giorni avremo a disposizione il Peg (Piano esecutivo di gestione, ndr) e sulla base delle risorse economiche a disposizione verrà deciso l'acquisto da fare".
Se in passato l'esperienza della videosorveglianza con telecamere fisse - che vanno segnalate con appositi cartelli - non ha dato i frutti sperati, l'amministrazione comunale cambia adesso strategia affidandosi ad un "grande fratello" più discreto ma ugualmente performante. Potenza della tecnologia. Che, a dirla tutta, offre anche ulteriori soluzioni: tra queste ci sono le cosiddette fototrappole. Si tratta di apparecchi mobili, solitamente usati per il monitoraggio faunistico, che non hanno bisogno di allaccio elettrico ma funzionano con l'energia solare.