Ucciso a New York il boss mafioso Frank Calì
Era considerato il mediatore tra Cosa nostra statunitense e Cosa nostra siciliana. E' stato ucciso nella notte a colpi di arma da fuoco. I suoi genitori erano di Palermo, aveva 53 anni
Francesco "Frank" Calì, boss mafioso a capo della famiglia dei Gambino, è stato ucciso nella notte a colpi di arma da fuoco davanti alla sua casa di New York. Calì, 53 anni, è stato colpito sei volte al petto verso le 9:20, ora locale. Secondo una prima ricostruzione, i suoi assassini sono arrivati a bordo di un furgone e da lì hanno sparato. Calì era considerato il mediatore tra Cosa nostra statunitense e Cosa nostra siciliana. Prima del suo arresto per estorsione, avvenuto nel 2008, veniva considerato come un uomo misterioso in quanto non c'erano sue foto e lo si sentiva solo nominare al telefono in alcune intercettazioni.
Ucciso il boss Frank Calì a New York
Il boss è stato trasferito all'ospedale universitario di Staten Island, dove è stato dichiarato morto. Tutto è avvenuto davanti alla casa di Calì, nel quartiere di Todt Hill a Staten Island, noto per l'influenza dei mafiosi. Le autorità statunitensi e italiane lo consideravano un membro di Cosa nostra e un ambasciatore a New York delle famiglie mafiose a Palermo.
Mafia, quei ritardi (inspiegabili) nel sostegno ai lavoratori delle aziende sequestrate
Frank Calì aveva entrambi i genitori di Palermo, ma è nato a New York nel 1965. Fin da piccolo - spiegano i media statunitensi - è stato coinvolto nella mafia di New York. La famiglia Gambino, di cui era a capo, è una delle cinque che compongono la mafia siciliana a New York, è stata considerata la più grande organizzazione criminale negli Stati Uniti.
Tra il 2008 e il 2009 aveva scontato dieci mesi di carcere. L'omicidio di Calì è il primo di un boss della mafia a New York negli ultimi dieci anni.