Rassegna

Vaticano, stretta sullo Ior. Bergoglio detta la linea: "Più trasparenza"

Grazie alle nuove norme antiriciclaggio Papa Francesco è riuscito nel giro di pochi mesi da suo insediamento a garantire molta più trasparenza alla burocrazia vaticana

Basta zone grigie sulla finanza in Vaticano. Entra in vigore la nuova legge della Città del Vaticano che recepisce - e precisa - le norme approvate a luglio e agosto da Papa Francesco sulle funzioni dell'Autorità di Informazione Finanziaria. "Con questa legge siamo a un 90% del lavoro di normativa in questo campo che era stato messo in cantiere e che doveva essere compiuto. Ci sarà ancora qualche zona da completare, ma praticamente il grosso del lavoro è compiuto", ha spiegato il portavoce vaticano.

Grazie alle nuove norme antiriciclaggio Papa Francesco è riuscito nel giro di pochi mesi da suo insediamento a garantire molta più trasparenza alla burocrazia vaticana.

Le "faide" interne (Bertone contro Nicora, Segreteria di Stato contro Aif) si chiuderanno definitivamente con la nuova legge 18. Giacomo Galeazzi sulla Stampa spiega:

La competenza sulla «black list» passa dalla Segreteria di Stato al presidente del Governatorato, mentre l’Autorità di informazione finanziaria accresce i suoi ambiti e strumenti di intervento. Bergoglio fissa un limite al passaggio del «cash» tra le due sponde del Tevere. Per il trasporto transfrontaliero di denaro contante (in entrata o in uscita dallo Stato vaticano) il tetto è di 10mila euro. La nuova legge aggiorna la normativa emanata nel dicembre 2010 da Benedetto XVI che attribuiva importanti competenze all’Aif ma che fu poi depotenziata l’anno successivo a vantaggio della Segreteria di Stato cui venivano riconosciute inedite competenze di controllo sulle attività finanziarie

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Le novità sono ovviamente in relazione con l’uscita dallo Ior di Ettore Gotti Tedeschi che lasciò traumaticamente la presidenza nel maggio 2012 dopo essersi inutilmente battuto perché il sistema dei controlli restasse autonomo.

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Quali sono le altre novità? Il ministro degli Esteri Mamberti dice: "Da ora se c'è un fondato motivo di sospettare un’attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, l’Aif trasmette un rapporto al Promotore di giustizia e può sospendere l’esecuzione delle transazioni ed operazioni sospette fino a cinque giorni lavorativi"

All’Aif, inoltre, viene conferito «un potere di vigilanza e un sistema di sanzioni amministrative». Nei casi più gravi interviene il presidente del Governatorato [...]. Nei progetti di riforma della Curia è ipotizzato che tutti i dicasteri finanziari e le attività economiche della Curia passino sotto la sua responsabilità. Anche riguardo alle «misure contro i soggetti che minacciano la pace e la sicurezza internazionali», l’adozione della «lista nera» spetta a Bertello, mentre la Segreteria di Stato «svolge un ruolo di coordinamento in virtù delle sue relazioni diplomatiche con gli Stati».