Rassegna

"Ti ho filmato mentre sniffi e ti masturbi": Lapo Elkann ricattato con un video

A raccontare la storia, finita con l'arresto di un giovane ristoratore, è il quotidiano "Il Giorno". Il ragazzo avrebbe filmato Lapo durante "un pomeriggio di sballo" e lo avrebbe ricattato

Lapo Elkann (Foto Infophoto)

Video, droga, autoerotismo, ricatti, buste con soldi e un arresto. Altra disavventura per Lapo Elkann, il rampollo di casa Agnelli, che - secondo quanto racconta il quotidiano "Il Giorno" - è finito nel mirino di un ricattatore. A svelare i particolari di un'inchiesta che ha portato all'arresto di un giovane cameriere di una cooperativa, accusato di estorsione ai danni di Lapo, è il giornale lombardo che ha ricostruito l'intera vicenda. 

Vicenda nella quale, scrive "Il Giorno", farebbe anche "capolino la figura del solito fotografo, ex Vallettopoli, ex scuderia Corona, il Fabrizio Bicio Pensa che non ha mai perso il vizio - dai tempi di Trezeguet - di monitorare i vizietti dei vip".

Racconta "Il Giorno":

Tutto è iniziato lo scorso aprile. E.B., trentuno anni, e suo fratello F., indagato nell’inchiesta, incontrano un uomo seminudo tra le auto in sosta. Dicono di avere riconosciuto che si tratta di Lapo Elkann, di essersi fermati e di averlo portato con loro fino al quartiere Niguarda, dove i due abitano con i genitori. È l’avvio del pomeriggio di sballo fra - raccontano - "droga ed autoerotismo" in cui, secondo l’arrestato, Lapo "tira fuori un grosso sasso, cocaina". Uno dei fratelli, F., riesce a filmare di nascosto.

Dal video, con le immagini che sarebbero compromettenti, al ricatto - articolato in due momenti diversi - il passo è brevissimo. 

Qualche giorno, racconta sempre "Il Giorno", dopo il cameriere richiama Lapo Elkann, aspettandosi un segno di riconoscenza. Gli arriva un pallone della Juve con gli autografi dei calciatori. Non basta. I due fratelli contattano "Novella 2000", che rifiuta. Lapo chiama direttamente il cameriere. Il ricattatore vuole cinquantamila euro, si transa a trentamila, con lo scambio che avviene in un alberghetto di piazza Lima, zona Loreto a Milano. 

Al presunto ricattatore, evidentemente, non basta. Il cameriere, ricostruisce il quotidiano che cita l'inchiesta della magistratura, incontra proprio Bicio Pensa - il fotografo ex scuderia Corona -, che suggerisce di alzare la posta. 

La cifra si alza a 350 mila euro. Questa volta viene contattato "Chi". il direttore Alfonso Signorini prende tempo e fissa un appuntamento. Ma, scrive "Il Giorno", arriva al cameriere la telefonata di Nelson Shawn, uomo di fiducia di Lapo: si contrattano novantamila euro e l’appuntamento per la consegna martedì 2 dicembre, all’hotel Four Season. Qui però il cameriere troverà, chiamata da Elkann, la polizia.

Gli agenti arrestano l'uomo, il cui caso è ora sbarcato davanti al giudice delle indagini preliminari, Stefania Pepe, chiamata proprio a convalidare l’arresto in flagranza di reato, avvenuto martedì al Four Season di Milano, quando il giovane cameriere sarebbe stato colto con la busta in mano appena ricevuta.

LA SMENTITA DI LAPO - "Sono circostanze manifestamente false e non vere, quale il fantasioso accostamento a 'stati di droga e autoerotismo'" quelle "attribuite dall'arrestato a Lapo Elkann" nell'evidente tentativo di oscurare le sue accertate responsabilita'", ha spiegato il legale del manager, l'avvocato Giovannandrea Anfora. "Proporremo ogni ulteriore azione legale a tutela della persona di Lapo Elkann", ha concluso.


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