Rassegna

E' vivo, ma per l'Inps è morto nel 1998

La storia paradossale di Massimo Minotti: laureato a Torino nel 1999 ma per l'Inps è morto 16 anni fa

Vivo e vegeto e sta pure bene, ma per l'Istituto nazionale per la previdenza sociale è morto e da 16 anni. E' la storia surreale di Massimo Minotti, che dopo mesi di battaglie sembra essersi risolta.

Minotti è originario di Mantova, ha quasi 40 anni, e nella vita fa il musicista. Si è diplomato al Conservatorio di Torino e laureato in Scienze della Comunicazione nel 1999, un anno dopo la presunta morte secondo l'Inps.

Del "suo decesso" se ne è accorto quando ha notato che non gli erano più state versate sul conto in banca le pensioni di invalidità dei due fratelli, di cui Massimo è il tutore legale. Si è allora rivolto all'Inps, ma quando ha chiesto spiegazioni allo sportello, l'impiegata gli ha detto che risultava morto il 30 ottobre 1998.

Un grosso errore che però non è stato possibile risolvere con una semplice modifica: sono passati due mesi prima che la situazione si risolvesse e solo adesso Massimo sa che le pensioni dei due fratelli ricominceranno ad arrivargli sul conto.


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