Scienze

Chiarezza sulle terapie anti Covid ma a Milano mancano i medici

Dopo le polemiche per l'ormai noto "protocollo Bassetti" un gruppo di lavoro coordinato dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha messo a punto un documento sulla "Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2"

Oggi c'è una buona notizia: il virus SarsCov2 sembra frenare leggermente la sua corsa in Italia, con una iniziale decelerazione dell'epidemia che dovrà, però, essere confermata nelle prossime settimane. Un primo segnale positivo attribuibile alle misure restrittive in atto, ma resta l'emergenza per il livello di saturazione di ospedali e terapie intensive.  Ora l'obiettivo, affermano gli esperti, è ridurre al più presto l'Rt sotto 1 e ridurre il numero di malati. Dall'Iss avvertono: "Servono 2 settimane per vedere la de-escalation dei casi per effetto delle misure". Nessuna faciloneria però a Natale: l'auspicio è di arrivarci con l'Rt più basso possibile ma niente festeggiamenti per non vanificare gli sforzi. 

Intanto dopo le polemiche per l'ormai noto "protocollo Bassetti", il gruppo di lavoro coordinato dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha messo a punto un documento sulla "Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2" destinato ai medici di base.

Lo stesso Locatelli ha sottolineato oggi, durante la conferenza stampa al ministero della Salute sull'andamento epidemiologico in Italia, che il documento è pronto "per una valutazione concertata con i medici di medicina generale".  

Come curarsi dalla Covid-19

Il documento di cui è stata diffusa una bozza intende essere una linea guida per la gestione delle cure domiciliari dei pazienti Covid. Prevede l'utilizzo regolare del saturimetro per monitorare il paziente Covid e valutare interventi ulteriori o il ricovero. Tre le indicazioni lo stop definitivo all'utilizzo della idrossiclorochina di cui si è molto parlato ma che non ha dato prove di efficacia. 

In linea generale, per i casi lievi, è indicata la sola somministrazioni di antipiretici per abbassare la febbre come il paracetamolo. 

Oltre alla misurazione periodica della saturazione dell'ossigeno gli esperti dell'Iss consigliano una idratazione e nutrizione appropriata e di non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive o anticoagulanti).

Niente cortisone, almeno nei primi giorni: corticosteroidi potrebbero essere indicati per i pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, soprattutto se in presenza di un peggioramento dei parametri dell'ossigeno.

Niente eparina se non nei soggetti immobilizzati e niente antibiotici, da usare solo in presenza se la febbre dura oltre le 72 ore o in caso di diagnosi di una infezione batterica.

Niente farmaci in aerosol se in casa con altre persone per evitare di diffondere il virus nell'ambiente.

Sconfessata anche l'efficacia dei supplementi vitaminici e integratori alimentari quali vitamina D, lattoferrina, quercitina il cui utilizzo non verrebbe quindi raccomandato.

A Milano mancano 216 medici di base e pediatri tra città e provincia

Tutto pronto quindi per affrontare l'inverno? Non proprio. A Milano, cuore dell'epidemia di Covid-19 è proprio la prima linea di difesa a mancare. I conti li ha diffusi il Partito democratico in una conferenza stampa seguita da Milanotoday.

Duecentosedici medici di base. Sono quelli che mancano tra Milano città (56) e Città metropolitana (160). Con un reclutamento tenato ma fallito da parte di Regione Lombardia. In un periodo di Covid e di estrema necessità che la medicina del territorio funzioni al meglio, si tratta di numeri preoccupanti. 

Ma non è tutto: il sistema sanitario, a Milano, è carente anche a livello di Usca, le unità di "continuità territoriale" che si occupano di curare a domicilio i malati di Covid. Secondo il Pd, a metà ottobre su 65 necessarie ce n'erano soltanto 16. Con l'inverno alle porte, e il prevedibile aumento delle patologie con l'influenza stagionale, la situazione potrebbe farsi preoccupante.

Il vaccino antinfluenzale che dovrebbe esserci ma non si trova 


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