Scienze

Stelle cadenti, 2018 l'anno d'oro: le mappe del buio perfetto non solo per il 10 agosto

Il cielo di San Lorenzo mai così bello come quest'anno. Gli appassionati italiani di astronomia hanno stilato un vademecum perfetto per chi da domani vorrà distendersi sotto le stelle per affidare ad una scia nel cielo i propri desideri

L'Italia vista dalla Stazione Spaziale Iss

Dove vedere le stelle? Il 10 agosto come ogni anno arriva l'appuntamento per i cacciatori di stelle cadenti nella notte che la tradizione lega a San Lorenzo.

Gli appassionati italiani di astronomia hanno stilato un vademecum perfetto per chi da domani vorrà distendersi sotto le stelle per affidare ad una scia nel cielo i propri desideri.

10 agosto, le mappe per trovare il luogo perfetto

Prima regola scappare dall'inquinamento luminoso. Trovare una stella cadente a cui affidare i propri desideri sarà una impresa difficile per chi trascorrerà la Notte di San Lorenzo in Val Padana o nelle grandi città come Roma, Napoli, Torino e Milano, nella valle dell'Arno o in Puglia (Gargano a parte). Qui l'eccesso di illuminazione compromette la visione nitida della volta celeste e complica un po' le cose.

Il 'bottino' più ricco di stelle potrebbero assicurarselo coloro che scruteranno la volta celeste da Alicudi e Filicudi; dalla parte nord dell'Alto Adige, al confine con l'Austria; dalla Sardegna, soprattutto a metà della costa est; dalla Maremma toscana verso il grossetano e da alcune zone della Basilicata.

Le stelle cadenti in diretta 

''Ad oggi l'Italia è tra i Paesi del G20 con il maggiore inquinamento luminoso. Produciamo più luce pro capite rispetto ad altre nazioni: il triplo della Germania. Peggio di noi fanno Belgio, Olanda e Singapore'', spiega all'Adnkronos Fabio Falchi, presidente di CieloBuio, Coordinamento per la protezione del cielo notturno.

Per una notte di San Lorenzo davvero magica il primo consiglio è di consultare le mappe per trovare le zone dove c'è più buio realizzate da CieloBuio.

Per chi non potrà raggiungere le Eolie o il confine con l'Austria ecco come sfruttare al meglio il cielo che abbiamo a disposizione.

Non solo San Lorenzo: più stelle cadenti tra il 12 e 13 agosto

Prima di tutto il picco di visibilità delle stelle cadenti non coincide più con la Notte di San Lorenzo, ma che negli anni si è gradualmente spostato in avanti e ora cade nella notte tra il 12 e il 13 agosto.

Lo sciame delle Perseidi quest'anno darà il meglio di sé anche grazie alle condizioni del cielo "perfette": non vi sarà infatti alcun disturbo da parte dell'invadente luce lunare

Il Virtual Telescope Project, come sempre, trasmetterà in diretta web lo spettacolo delle stelle cadenti: la location scelta per quest'anno è Castel Santa Maria di Cascia (PG).

Che cosa sono le Perseidi e come vederle

Le Perseidi sono note anche come “Lacrime di San Lorenzo”, comunemente dedicate al martirio del santo che appunto viene celebrato il 10 agosto. Altro non sono che uno sciame di detriti cosmici che vengono a contatto con l'atmosfera terrestre, e bruciano (e vengono distrutti) prima di toccare terra. Si avvicinano all'atmosfera a una velocità davvero “spaziale”: poco meno di 60 chilometri al secondo, circa 216.000 chilometri all'ora.

Lo sciame delle Perseidi è originato dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862: l'ultimo passaggio davvero ravvicinato risale al 1992, più di un quarto di secolo fa. Ma ogni anno, puntualissime, le stelle cadenti tornano a illuminare il cielo notturno.

Gli esperti suggeriscono poi di aspettare la notte tarda, per osservarle meglio. Quindi da notte fonda all'alba, fino a quando il chiarore del mattino non sarà troppo forte: al meglio del rendimento si potrebbero osservare addirittura un centinaio di stelle cadenti ogni ora.

Cosa fare il 10 agosto

Cosa fare il 10 agosto

In oltre 100 Comuni in tutta Italia si festeggia 'Calici di Stelle': le piazze delle Città del Vino e le cantine del Movimento Turismo del Vino si preparano alla più grande manifestazione enoturistica dell'estate.

'Calici di Stelle' è una manifestazione nata dall'idea di trasformare il periodo più poetico delle notti d'estate in un'occasione di promozione dell'enoturismo italiano. Per questo le Città del Vino, che riunisce oltre 430 Comuni, e il Movimento Turismo del Vino hanno unito le loro forze per organizzare in tutta Italia eventi diversi regione per regione. Nelle piazze e nelle cantine, dalla Val d'Aosta alla Sicilia, gli eno-appassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell'estate. Il cuore ideale della manifestazione è nell'incontro tra vino e cultura, declinata in eventi, design e arte.

Città del Vino, associazione dei comuni vitivinicoli italiani, nasce per aiutare i Comuni (con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, società di servizi) a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, quelle attività e progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l'impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell'offerta diffusa nel territorio a opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 2,5 miliardi di euro di giro d'affari e 14 milioni di accessi enoturistici, secondo il XIV Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia, a cura di Università di Salerno e Città del Vino, l'enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale.

L'Associazione Movimento Turismo del Vino è, invece, un ente non profit e annovera circa 1.000 fra le più prestigiose cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica. Obiettivo dell'associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l'attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall'altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità.


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