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Sette donne a cui ispirarsi che hanno fatto (e stanno facendo) la Storia

Ricorre anche quest’anno la Giornata Internazionale dei diritti della donna. Quali sono le donne più influenti di ieri e di oggi?

Marie Curie

L’8 marzo è la Giornata internazionale dei diritti della donna, una ricorrenza necessaria per ricordare da un lato le conquiste sociali, economiche e politiche avvenute da parte e nei confronti delle donne, dall’altro le discriminazioni e le violenze purtroppo ancora frequenti in ogni parte del mondo.

Di origine incerta, questa giornata è stata attribuita erroneamente come commemorativa del giorno in cui centinaia di operaie sono morte nel rogo di una fabbrica tessile avvenuto nel 1908 a New York. In realtà, è molto più probabile che tale ricorrenza avvenga a causa di un Congresso, il VII della II Internazionale socialista, avvenuto a Stoccarda tra il 18 e il 24 agosto 1907, in cui parteciparono 884 delegati di 25 nazioni. In quell’occasione vennero trattati temi quali la rivendicazione del voto alle donne. La connotazione “politica” legata a questo evento può quindi aver alimentato una falsa credenza legata all’incendio, di cui non si ha certezza o quanto meno un riferimento storico approvato.

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Le donne più influenti della Storia

Attraverso la Storia, sono state molte le donne influenti, capaci ancora oggi di infondere coraggio e ispirare il genere femminile (e non solo). Personalità che hanno contribuito in maniera radicale a rivoluzionare un credo o innovare il mondo con una visione completamente fuori dal coro. Ne attraversiamo qui solo alcune, di ieri e di oggi, ipotizzando anche quali influenzeranno le prossime generazioni.

Giovanna D’Arco
La più rivoluzionaria di tutte è probabilmente lei, la Pulzella d’Orleans, dichiarata eretica e condannata al rogo a soli 19 anni. Vissuta nel 1400, in piena guerra dei cent’anni, Giovanna riuscì a convincere il principe Carlo di Valois di essere stata scelta da Dio per guidare l’esercito francese alla vittoria, e così fu. Oggi Giovanna d’Arco è patrona di Francia, un vero e proprio simbolo di libertà e giustizia, ricordata con forte orgoglio e celebrata in numerosi film (uno su tutti, quello del 1999 diretto da Luc Besson e interpretato da Milla Jovovich) e canzoni, popolari e non.

Madre Teresa
Premio Nobel per la pace nel 1979, beatificata nel 2003, 6 anni dopo la sua morte, Madre Teresa è una tra le donne che hanno fatto la storia nel mondo religioso. Determinante il suo approdo in India nel 1929, dopo aver preso i voti. Qui svolse attività come aiuto-infermiera, mettendola in contatto con la realtà dei malati e dei più poveri. Nel 1950 fondò la congregazione delle Missionarie della carità, la cui missione era quella di prendersi cura di tutte quelle persone considerate “ultime”, non amate e non curate dalla società.

Rita Levi Montalcini
Sfuggita in Belgio in seguito alle leggi razziali del 1938, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia con specializzazione in neurologia e psichiatria, approcciò gli studi sul differenziamento del sistema nervoso all’Università di Bruxelles. Dopo essere sopravvissuta all’Olocausto, portò avanti i suoi studi ed è a lei che dobbiamo la scoperta e l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa (NGF), per la quale ha vinto il premio Nobel per la medicina nel 1986.

Marie Curie
Nata a Varsavia, divenne nota per gli studi sulla radioattività. Ha vinto due premi Nobel, uno per la fisica nel 1903 (e fu la prima donna a riceverlo) e l’altro per la chimica nel 1911, per la scoperta di due elementi: il polonio e il radio. Per il timore di contaminazioni radioattive, la sua bara è stata avvolta in una camicia di piombo. Anche i suoi appunti sono ancora sigillati dentro scatole piombate perché potenzialmente radioattivi e pericolosi da maneggiare.

E le donne di oggi?

Oggi, veri e propri esempi viventi di coraggio e dedizione alla causa, in grado di restituire un messaggio positivo. Tra i più, possiamo annoverare:

Liliana Segre
Attivista, politica e superstite dell’Olocausto, è stata eletta senatrice a vita dal 2018 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La sua tenacia e il lavoro quotidiano che continua a perseguire, in ambito istituzionale e sociale, la rendono un esempio vivente per le attuali e future generazioni.

Malala Yousafzai
Un esempio vivente di coraggio. A 13 anni diventa celebre per un blog nel quale documenta il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e il diritto all'istruzione per i bambini. Per questa battaglia rischierà la vita, a causa di un attentato, rivendicato dai talebani. Il suo impegno per il diritto all’istruzione per le donne del Pakistan è la motivazione del premio Nobel per la pace, ottenuto a soli 17 anni. Al momento è la personalità più giovane ad aver ricevuto il Nobel.

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Greta Thunberg
Dal 2018, Greta decide di boicottare la scuola e di posizionarsi davanti al parlamento svedese in segno di protesta contro le eccezionali ondate di calore e gli incendi boschivi che hanno devastato il suo paese durante l’estate.
Il suo obiettivo? La riduzione di emissioni di anidride carbonica come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico. In pochissime settimane influenza i giovanissimi di tutto il mondo, che da lì a poco cominciano a organizzare i celebri “Fridays for future”. Anche se la strada verso il cambiamento è ancora in salita, l’impegno di Greta ha portato diversi politici in tutto il mondo a interrogarsi sul futuro del pianeta, in tema di cambiamento climatico.


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