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Fase 2 al mare, prenotazione anche sulle spiagge libere: cosa ne pensano gli italiani

Sareste d'accordo all'introduzione della prenotazione per accedere alle spiagge libere? Oltre la metà degli italiani dice 'sì', i meno intimoriti da questa novità sarebbero i giovani

Foto di repertorio

L'estate ai tempi del coronavirus sarà certamente diversa da tutte quelle che abbiamo vissuto fino ad ora. Ma se per lidi e stabilimenti balneari sono state stabilite delle linee guida, per le spiagge libere al momento ci sono poche regole, soprattutto in merito alle modalità di accesso. Ma sareste disposti a prenotare anche per andare su una spiaggia libera? Oltre un italiano su due (il 51,3% pari a 22,5 milioni di individui), si è detto d'accordo con l'introduzione di sistemi di prenotazione per accedere a questi spazi. Il dato emerge da una ricerca condotta per Facile.it da mUp research e Norstat. 

Fase 2, prenotazione anche sulle spiagge libere?

L'introduzione di un sistema di prenotazione obbligatorio per accedere alla spiaggia, curiosamente conquista molti consensi ai poli opposti del campione anagrafico. Fra i più giovani probabilmente perché non sono intimoriti dalla paventata necessità di prenotazione digitale (tra i rispondenti con età compresa tra i 18 e i 24 anni i favorevoli salgono al 55,1% e al 57% tra chi ha 25-34 anni di età). Fra gli over 65 forse perché sono più preoccupati dalla propria salute e dai possibili rischi di contagio (in questo sottocampione la percentuale di chi è favorevole alla prenotazione obbligatoria anche per la spiaggia pubblica sfiora il 58%). A livello territoriale, invece, vedono con maggiore positività un sistema di prenotazione i residenti delle regioni del Nord Ovest e del Nord Est (con percentuali prossime al 54%).

Fase 2, prenotazione sulle spiagge libere: chi è contrario

Se si guarda, invece, a coloro che si dichiarano poco favorevoli o del tutto contrari all'idea di dover prenotare un posto anche sulla spiaggia libera, a fronte di un valore nazionale pari al 31%, la percentuale sale al 41% tra gli individui con età compresa tra i 55 e i 64 anni. A livello territoriale, i meno favorevoli risultano essere i rispondenti residenti nelle regioni del Centro, del Sud Italia e nelle Isole; forse perché abituati a godere in libertà delle spiagge pubbliche, tra loro più di 1 su 3 boccia in partenza il sistema di prenotazione. Il distanziamento sociale in spiaggia è, e lo sarà sempre più con l'avvicinarsi dell'estate, un elemento particolarmente critico; ma se all'interno degli stabilimenti balneari privati saranno i gestori a garantire il rispetto delle regole, nelle spiagge libere, in assenza di norme precise come ad esempio l'accesso tramite prenotazione, molto dipenderà dal buon senso dei cittadini.

Fase 2, spiagge libere e regole poco chiare

Ecco perché spaventa vedere che, come già evidenziato dall'indagine commissionata da Facile.it, quasi 1 italiano su 3 (il 32,4%) ha ammesso di non sapere con certezza quali siano le regole da rispettare in spiaggia; percentuale che sale al 44,1% tra i residenti al Nord Est. Se ad una situazione oggettivamente complessa si aggiungono regole che, magari, possono variare da regione a regione, la confusione aumenta. Il risultato? Il 30,1% dei rispondenti, pari a 13,2 milioni di cittadini, ha dichiarato di non sapere se riuscirà a rispettare il distanziamento sociale in spiaggia o, peggio, è già sicuro che non riuscirà a farlo.


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