Ambiente

Fase 2, il Sarno è di nuovo inquinato: il ministro Costa attiva i carabinieri del Noe

Foto e video documentano le acque nuovamente intorbidite del fiume subito dopo la riapertura delle attività produttive. Il ministro si attiva per i controlli contro gli sversamenti

Il Sarno "prima e dopo" (foto Facebook Peppe Hapax)

È bastata la ripartenza delle attività produttive e le acque del fiume Sarno, da cristalline che erano diventate, sono tornate ad essere torbide.

Tra i primi a denunciare la situazione al presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato, che su Facebook ha condiviso una foto scattata dal fotografo Peppe Hapax che mostra il corso d’acqua - tra i più inquinati d’Europa - nuovamente pieno di liquami e rifiuti. Hapax aveva documentato la situazione già nella tarda mattinata del 4 maggio, per poi pubblicare su Facebook altri scatti nelle scorse ore, per un confronto “davvero impietoso” sulle condizioni del fiume.

“Durante il lockdown il Sarno aveva ripreso colore, quello degno di un corso d'acqua superficiale”, ha scritto Imparato. “Ora, si è ripartiti, puntualmente, con scarichi che lo hanno riportato alla triste normalità. Qui per la lotta agli ecocriminali non abbiamo visto droni, controlli, né lanciafiamme ed elicotteri”: questa la chiusa polemica di Imparato, evidentemente indirizzata alla Regione Campania e al suo presidente Vincenzo De Luca.

Sarno di nuovo inquinato, il ministro Costa: "Controlli per individuare i colpevoli"

Le immagini delle acque nuovamente intorbidite del fiume Sarno sono arrivate anche al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha annunciato l'avvio di indagini del Noe. “Siamo in Campania e questo è il fiume Sarno: al primo giorno di allentamento dei divieti e di riapertura delle aziende sono ricominciati gli sversamenti - ha scritto Costa su Facebook, condividendo le immagini di Hapax - In tantissimi mi avete mandato queste foto e video, e vi ringrazio: l’ho sempre detto che sono i cittadini le sentinelle del territorio. Per questo, anche grazie alle vostre segnalazioni, subito ho attivato i Carabinieri del Noe per controlli e indagini in zona, indagini prontamente partite. Confermo quindi che tutti gli enti predisposti sono sul posto per controllare e per individuare il colpevole. Come vi ho raccontato, in questo periodo di quarantena abbiamo monitorato, anche grazie all’attività dei Carabinieri e della Guardia Costiera, che ringrazio, lo stato delle acque e non possiamo tollerare che gente senza scrupoli riporti inquinamento e devastazione laddove la Natura stava riprendendo i suoi spazi. Dobbiamo lavorare ventre a terra per far sì che il Post-Covid sia diverso”. 


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