Calcio

Calciomercato Verona, l'Hellas è una polveriera: ecco cosa sta accadendo

L'imminente cessione di Simeone, e quelle probabili di Barak, Tameze e Ilic, hanno alzato la tensione tra il tecnico Cioffi e il ds Marroccu. Ambiente in ebollizione a pochi giorni dalla prima di campionato contro il Napoli

Gabriele Cioffi, tecnico dell'Hellas Verona (foto Facebook Hellas Verona)

Polveriera Hellas Verona. La squadra rivelazione della passata stagione si avvicina alla prima di campionato con i nervi a fior di pelle. E con una rosa che perde i suoi pezzi migliori ora dopo ora. Il ko casalingo contro il Bari neopromosso in B ha fatto saltare il banco con largo anticipo rispetto alle previsioni: il tecnico Cioffi è scontento del mercato e della rosa attuale e non le ha mandate a dire al nuovo ds Marroccu. Il tutto a poche ore dal debutto contro il Napoli. Già, il Napoli che sta per annunciare l'arrivo del Cholito Simeone e che continua a monitorare anche Barak, due gioielli di casa Hellas che la società farà fatica a sostiuire in tempi rapidi.

Dopo l'addio di Tudor, e soprattutto quello del ds Tony D'Amico (il tecnico croato al Marsiglia, il direttore all'Atalanta), a Verona hanno perso la bussola. Smantellato ormai il tridente da 41 gol e 14 assist Caprari-Simeone-Barak: il primo è già a Monza, l'argentino ai dettagli con il Napoli, il trequartista ha le valigie pronte.

Gli arrivi di Djuric, Henry e Piccoli difficilmente potranno far dimenticare lo spettacolo della stagione 2021/2022. Andati via anche due giovani cresciuti nel vivaio, come Cancellieri e Casale (entrambi alla Lazio), la rosa di Cioffi è decisamente inferiore a quella del suo predecessore. Il rischio, molto concreto, che presto possano andar via altri big, come Tameze e Ilic (il primo flirta con il Milan, il secondo con la Lazio se parte Luis Alberto), rende ancora più precaria la situazione. E il clima si fa tesissimo. Cioffi chiede almeno 3-4 rinforzi di spessore, ma il tempo stringe e la prima di campionato s'avvicina. Ecco perché tra l'allenatore e il ds Marroccu è già burrasca: dopo il ko di Coppa c'è stato un duro confronto tra i due, che ora il presidente Setti dovrà riportare nei ranghi, altrimenti sarà già costretto a prendere decisioni drastiche (via uno dei due o entrambi). Così il Verona, dai sogni di mezza estate, oggi si ritrova in un incubo in pieno agosto.


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