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Italia che sVentura, fuori dai Mondiali: a San Siro la notte degli addii

Italia Svezia finisce zero a zero: gli azzurri sono eliminati dai mondiali di Russia 2018. Era successo sono una volta prima di oggi. Finisce un ciclo, Buffon lascia la Nazionale: "Con me credo si ritirino Barzagli-Chiellini-De Rossi"

FOTO ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Clamoroso a San Siro: Italia Svezia finisce zero a zero. L'Italia non parteciperà alle fasi finali del campionato del mondo di calcio per la prima volta dal 1958. In Russia andrà la Svezia che è riuscita a portare a casa il risultato minimo senza mai rendersi veramente pericolosa dalle parti di Buffon. La Svezia che non si qualificava al mondiale da 8 anni in pieno stile "catenaccio" affronta il secondo tempo chiudendosi in difesa e affidandosi a sparute azioni in contropiede. Ventura ha trasmesso la paura agli undici azzurri e in campo si è vista. Non si è visto un gioco, lasciato invece nei piedi dei singoli: e nessuno ha brillato.

Una notte storica in negativo che segna nettamente la fine di un ciclo. Quello dei senatori del 2006, ma anche quello, più breve, del Commissario Tecnico Gianpiero Ventura, che però non ha ancora ufficialmente rassegnato le sue dimissioni. L'ex allenatore del Torino avrebbe comunque terminato la sua avventura il prossimo giugno, visto che, in caso di mancata qualificazione, non sarebbe scattato il rinnovo automatico del contratto.

"Non mi sono dimesso perché non ho neanche parlato con il presidente". Così Gianpiero Ventura: "Chiedo scusa per il ritardo, ho salutato uno a uno i giocatori"

Tuttavia come anticipato da Sky Ventura aveva minacciato di dimettersi di ritorno dalla Svezia dopo un post partita teso. Alcuni giocatori gli avevano suggerito di giocare in modo diverso, sia come sistema di gioco sia come interpreti e lui avrebbe replicato: "La squadra allora fatela voi".

Poi i vertici federali e i giocatori più importanti hanno ricucito il rapporto, evitando la brutta figura. Ventura ha accettato di restare, ma ha voluto fare la "sua" formazione. Quella di stasera che era figlia delle sue scelte.

La mancata qualificazione alla Coppa del Mondo di Russia, che potrebbe scuotere anche i vertici federali, che per ora, però, non si dimettono: ore di riflessione soprattutto per il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, e per il direttore generale, Michele Uva.

Buffon, l'ultima partita poi le lacrime: "Abbiamo fallito ma ci rialzeremo"

"Come me, credo che lasceranno la Nazionale azzurra anche Barzagli, Chiellini e De Rossi". Lo dice Gianluigi Buffon, parlando del proprio ritiro dall'azzurro dopo la disfatta Mondiale. "Non voglio rubare loro la scena, credo sia l'ultima anche per loro tre", ha detto a Sky il portiere, dopo avere pianto sul campo e confermato che questa è la sua ultima partita con l'Italia.

Un'apocalisse sportiva ma anche finanziaria

Senza i Mondiali di calcio Figc e Fisco italiano dovranno fare a meno di svariati milioni di euro, divisi tra sponsorizzazioni, merchandising, diritti tv, gettito fiscale sulle scommesse e premi Fifa. Il primo buco per le casse azzurre lo incassa la Federazione italiana giuoco calcio, costretta a fare i conti con circa dieci milioni di euro di mancati introiti solo per le sponsorizzazioni. A queste perdite - secondo le stime di SportMediaset - si aggiungerebbero certamente i premi Fifa, che vanno dai 9.5 milioni di dollari per le squadre che superano la fase a girone ai 38 milioni di dollari riservati alla squadra che alzerà la coppa.

Un Mondiale senza l'Italia vale molto meno anche per le televisioni, con un'importante ripercussione sui ricavi pubblicitari e sulle entrate della Figc per i diritti tv (variabili a seconda delle partite giocate nel torneo). Manca un tassello, quello che riguarda le scommesse e il relativo gettito per l'Erario.

Sessant'anni fa azzurri assenti nel mondiale in Svezia

"Non andare al Mondiale sarebbe una catastrofe". Erano state queste le parole utilizzate da Giampiero Ventura alla vigilia della sfida playoff contro la Svezia per il Mondiale in Russia nel 2018. E catastrofe fu. Per la terza volta dopo quella del 1958 (Mondiale proprio in Svezia) e del 1930 quando il mondiale si giocò in un Uruguay allora troppo lontano per intraprendere il viaggio. L'Italia ha partecipato alla rassegna continentale 18 volte su venti.

Nel 1958, la Nazionale allenata da Alfredo Foni, chiuse la qualificazione alle spalle dell'Irlanda del Nord e davanti al Portogallo, ma questo non bastò a strappare il pass per la massima competizione. Nella gara d'esordio, gli azzurri vinsero a Roma 1-0 contro l'Irlanda del Nord ma poi persero 3-0 a Lisbona contro il Portogallo. Nella seconda sfida contro i portoghesi a Milano, gli azzurri, restituirono lo stesso punteggio ma nella gara decisiva contro l'Irlanda a Belfast, gli azzurri persero 2-1. L'Italia di Giampiero Ventura invece ha chiuso il girone di qualificazione al secondo posto alle spalle della Spagna prima con 28 punti, azzurri secondi con 23. Dopo la debacle le dimissioni di Giampiero Ventura sembrano scontate (ha un contratto fino al 2020 ma con una clausola rescissoria in caso di mancata qualificazione), ma a traballare potrebbe essere anche la poltrona del presidente Figc Carlo Tavecchio.

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Il primo tempo si era chiuso sullo zero a zero con l'Italia costantemente nella metà campo della Svezia, ma la circolazione di palla è troppo spesso lenta. L'Italia ha rischiato di subire un rigore in avvio (braccio largo di Darmian) ma il forcing azzurro ha dato frutti solamente negli ultimi minuti del primo tempo con gli avanti della nazionale italiana che però si fermano contro il muro svedese. L'occasione più ghiotta del primo tempo sui piedi di Immobile al 40esimo.

All'Italia, che deve ribaltare la sconfitta subita all'andata, serviva almeno un goal per andare ai supplementari. Per qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018 doveva vincere con due reti di scarto. 

Le pagelle

Che brutti i fischi del pubblico di San Siro nel momento dell'inno svedese. Così brutti da cancellare la spettacolare scenografia che ha accolto gli azzurri. Poi il Meazza diventa una bolgia infernale per gli scandinavi. Ma come aveva ricorda Pirlo, il pubblico non fa goal.

Bonucci eroico, naso rotto e dolorante al ginocchio tiene il suo posto in campo al centro della difesa.

Ventura senza carattere come la squadra messa in campo. Ha trasmesso la paura agli undici azzurri e in campo si è vista. Non si è visto un gioco, lasciato invece nei piedi dei singoli: e nessuno ha brillato.

Bocciato senza appello l'arbitro Lahoz che prima nega il rigore agli azzurri per l'intervento di Augustinsson su Parolo, poi sorvola anche sul tocco col braccio di Darmian. Nella ripresa fischia fallo in attacco a Darmian che era stato abbattuto da Lustig. 

Buffon avrebbe preferito congedarsi dalla nazionale in ben altra maniera, in una partita in cui gioca un ruolo da comprimario, mai veramente impegnato.

Chiellini e Bonucci prendono tante botte, devono tappare buchi e costruire il gioco. Fanno tutto, troppo e male. 

Jorginho e Florenzi sono gli ultimi ad arrendersi: una base per ricostruire, insieme a Candreva.

Nella caporetto azzurra si salvano Parolo e Darmian. (El Shaarawy subentra ma senza fortuna).

Gabbiadini non combina mai niente di buono. Ventura lo sostituisce con Belotti, forse troppo tardi.

Immobile non trova la via del goal, poi si innervosisce e perde completamente la bussola.

Il tabellino della partita

El Shaarawy è l'ultimo ad arrendersi e a 7 minuti dalla fine impegna Olsen che respinge con i pugni una conclusione troppo centrale dell'avanti azzurro. Poi è di Parolo il colpo di testa che è anche l'ultima conclusione degna di nota.

La Svezia in pieno stile "catenaccio" affronta il secondo tempo chiudendosi in difesa e affidandosi a sparute azioni in contropiede. Ventura prova a cambiare uomini ma non modulo mandanto in campo El Shaarawy al posto di Darmian a sinista e Belotti quello di Gabbiadini, giocando però più vicino a Immobile. Bernardeschi al posto di Candreva è l'ultima mossa di Ventura ma in campo sono saltati tutti gli schemi, le posizioni e anche il pubblico di San Siro sembra assistere con paura e silenzio ai minuti finali.

Al 67esimo è la traversa a fermare l'Italia dopo la deviazione di Lustig sulla traversale del difensore su cross di Florenzi.

E' poi Florenzi a far trattenere il fiato a tutta Italia quando gira un cross di Darmian di pochissimo a lato.

Il secondo tempo inizia come il primo con le recriminazioni per un calcio di rigore per l'Italia per l'atterramento in area di Darmian. L'esterno del Manchester United è rimasto contuso dopo una evidente ginocchiata rimediata in pieno petto. Per l'arbitro Lahoz però è fallo di mano dell'azzurro.

Nel finale del primo tempo Florenzi si libera di Claesson in area sulla sinistra e calcia di destro rasoterra sul primo palo: Olsen respinge coi piedi.

Al 40esimo è Ciro Immobile ad avere sui piedi il colpo dell'uno a zero. Jorginho lo lancia in area ma la girata di destro è troppo morbida e con Olsen battuto è Granqvist che salva lo zero a zero. Subito dopo è Parolo a provarci dalla distanza con più foga che convinzione.

Occasionissima al 27esimo per Candreva al termine di un'azione molto confusa: il cross basso di Immobile è raccolto dall'interista che calcia da distanza ravvicinata ma va alto di un soffio

All'ottavo minuto rigore negato per l'Italia con Lahoz che non ha visto il chiaro fallo di Augustinsson su Parolo nell'area svedese. Poco dopo saranno gli ospiti a protestare per un rigore non concesso.

Partita subito tesa con Johannson e Chiellini ammoniti nei primi dieci minuti di gioco. Proprio Johannson, autore del gol dell'andata, deve lasciare il campo per un brutto infortunio al ginocchio.

Leggi la cronaca minuto per minuto

L'Italia di Gian Piero Ventura si gioca il tutto per tutto contro la Svezia a San Siro nel match di ritorno dei playoff Mondiali verso Russia 2018. Dopo la sconfitta per 1-0 alla Friends Arena di Solna, gli azzurri devono necessariamente ribaltare il risultato per non rischiare un'eliminazione che, per bocca dello stesso ct, rappresenterebbe una vera e propria catastrofe per tutto il movimento calcistico italiano.

L'Italia così in campo

Si continua con il 3-5-2, ma cambiano gli interpreti. Jorginho ha preso il posto dello squalificato Verratti a centrocampo. Al suo fianco Alessandro Florenzi e Marco Parolo, insieme con Matteo Darmian e Antonio Candreva sugli esterni. Novità anche in attacco con Manolo Gabbiadini che sostituisce Belotti, non al top della condizione. Il partner d'attacco del giocatore del Southampton il confermatissimo Ciro Immobile che, dopo un avvio scoppiettante di stagione con la maglia della Lazio, vuole iniziare a trovare gol pesanti anche in Nazionale. Ancora panchina per Lorenzo Insigne e Stephan El Shaarawy. Zaza, ancora infortunato, andrà in tribuna insieme con Spinazzola.

A San Siro, la spettacolare coreografia prima della partita


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