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La madre che rifiuta un lavoro al posto del figlio: "Così resta a casa con me"

Era il lavoro dei sogni di questo ragazzo, ma quando l'azienda ha chiamato per assumerlo ha risposto la madre, mentendo, e dicendo che il figlio non era più interessato

A volte ci sono madri davvero troppo ingombranti, che farebbero di tutto per tenere i figli a casa con loro, anche se l'infanzia è già passata ormai da un pezzo.

Questa donna ha decisamente passato il limite, facendo finta di essere suo figlio per rifiutare un lavoro, e dicendogli successivamente che lui non aveva passato la selezione (ma era una bugia): tutto ciò solo per tenerlo a casa con lei e non far sì che, con un lavoro, lui "mettesse le ali" e andasse a vivere da solo.

Ma le bugie hanno le gambe corte e il figlio, scoperta la verità, l'ha condivisa con un post su Reddit per sentire anche il parere degli altri utenti: il Mirror racconta che il lavoro per cui si era proposto lo avrebbe portato via da casa, con un conseguente trasferimento da casa dei suoi genitori, ma questo poco gli importava perché voleva davvero dare una svolta alla sua carriera. 

Il giovane aveva fatto un colloquio in un'azienda in cui sperava di ottenere il suo "lavoro dei sogni" e stava aspettando il responso. Dopo un po' di tempo passato senza ottenere risposta, ha deciso di passare oltre e provare a entrare in altre società, non prima di aver chiesto consiglio a suo padre. 

Il genitore però è caduto dalle nuvole, e ha riferito al figlio che pensava avesse ottenuto il lavoro dato che la compagnia aveva chiamato a casa e aveva parlato - solo pochi giorni prima - con la madre, poiché lui non c'era. Padre e figlio allora hanno chiesto spiegazioni alla madre che, dopo un po', ha confessato di aver "barato" per non far assumere il figlio e tenerlo così in casa con mamma e papà.

Il giovane ha scritto su Reddit: "Dopo non aver sentito l'azienda in cui avevo fatto il colloquio, pensavo proprio di non aver ottenuto il lavoro. Allora ho deciso di andare avanti, anche se un po' deluso. Ho chiamato mio padre un paio di giorni fa per parlargliene, e a un certo punto mi ha interrotto e mi ha detto: 'Ma tu avevi ottenuto il lavoro, no?'. Dopo qualche secondo di silenzio confuso, mio padre mi ha detto che la compagnia aveva chiamato qualche giorno fa, e mia mamma aveva risposto. Poi a quanto pare ha detto a mio padre che io avevo deciso di non prendere il lavoro. Ho chiamato mia madre. Mi sono confrontato con lei, arrabbiato, e ha ammesso che aveva rifiutato l'offerta al posto mio, dicendo che non ero più interessato, perché non voleva che lasciassi casa. Le ho urlato di tutto e non ci siamo più parlati. Mio padre mi ha chiesto di tornare a parlarle, che è tempo di perdonarla, ma sono ancora molto arrabbiato".

Dopo aver condiviso la storia, molte persone hanno commentato dicendo che era diritto del giovane essere ancora sconvolto per quanto successo: "Prova a chiamare l'azienda e spiega cos'è successo, magari ti daranno ancora un'occasione", "Non aveva diritto di scegliere per te, sei tu che hai risposto all'annuncio, sei tu che sei andato al colloquio. Sarei arrabbiato nero anche io", "Ha mentito al tuo possibile datore di lavoro per tenerti a casa, ma facendo così ti ha allontanato molto di più", "Non doveva avere voce in capitolo".


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