Tecnologia

ChatGpt potrebbe sfatare i falsi miti sui vaccini

Un gruppo di ricerca dell'Università di Santiago de Compostela ha testato il chatbot con 50 domande 'ad hoc'

ChatGpt (foto LaPresse)

Il tanto bistrattato ChatGpt potrebbe contribuire in maniera sistematica a sfatare i falsi miti diffusi sul web in merito alla mancanza di sicurezza dei vaccini. Ad affermarlo è un recente studio di un gruppo di ricercatori dell'Università di Santiago di Compostela, che hanno posto al chatbot le 50 domande più frequenti in merito al vaccino contro il covid. Tra le domande, alcune riguardano storie false, come il fatto che il vaccino possa causare l'insorgenza del cosiddetto 'long covid'.

Chat Gpt "può essere fonte affidabile"

ChatGpt ha ricevuto 9 punti su 10, ma il problema, secondo i ricercatori, riguarda la debolezza di alcune informazioni fornite. In base ai risultati del test, gli studiosi sono convinti che l'intelligenza artificiale possa essere una "fonte affidabile" di informazioni "non tecniche per il pubblico", coloro i quali, insomma, non dispongano di formazione e conoscenze scientifiche specialistiche.

Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Gli esperti affermano infatti che il chatbot cambia le sue risposte in determinate situazioni, in particolare se una stessa domanda è ripetuta a pochi secondi di distanza. Allo stesso tempo, spiegano gli scienziati, "la versione attuale di questo strumento di intelligenza artificiale potrebbe essere addestrato a "fornire risposte non in linea con le prove scientifiche". Il rischio è che il sistema possa essere "torturato" per fornire delle risposte in linea con quanto desiderato.

Complessivamente, secondo il gruppo di ricerca, ChatGpt è uno strumento valido, in quanto fornisce una narrazione in linea con le evidenze scientifiche, "sfatando i miti" che circolano maggiormente sui social network, "e in tal modo facilita potenzialmente un aumento della diffusione dei vaccini. "Riconosciamo - concludono gli autori - che la versione attuale di ChatGpt non può sostituire un esperto o una prova scientifica. Ma i risultati suggeriscono che potrebbe essere una fonte affidabile per il pubblico".


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