Tecnologia

Il wi-fi è pericoloso per i bambini: l'ultima bufala del web

Il blog BufaleUnTantoAlChilo svela l'ennesima fesseria che circola sul web in questi ultimi giorni

Da giorni circola sul web un articolo, ripreso da diversi blog, il cui titolo recita più o meno sempre così: "WI-FI: la morte invisibile che sta distruggendo le nuove generazioni".

Nel testo si può leggere, tra le altre cose, che "quella che risulta essere la principale minaccia per la nostra salute è anche naturalmente quella che più viene tenuta nascosta dai media. Un giro economico più che miliardario, legato ai settori in piena crescita della telefonia e della tecnologia wireless in genere, monopolizza infatti l’informazione, impedendo che si sappia a livello di massa un’inquietante verità: l’esposizione alle radiazioni di microonde a basso livello (Wi-Fi) è causa conclamata di irreversibili danni cerebrali, cancro, malformazioni, aborti spontanei, alterazioni della crescita ossea.".

Si continua poi citando la fonte di tali affermazioni: "Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde Wi-Fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei: addirittura nel 47,7% dei casi di esposizione a queste radiazioni, i casi di aborto spontaneo si verificano entro la settima settimana di gravidanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato questi rischi in un documento di 350 pagine noto come “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04".

Giornalettismo, citando il blog BufaleUnTantoAlChilo, analizza queste affermazioni e sostiene senza dubbio di essere smentito: "è una bufala".

Tra i vari argomenti a favore della "bufala" questo ci sembra il più convincente: "Nel suo testo a cui ci si riferisce nell’attacco al wifi casalingo Goldsmith sta parlando di RADAR ad uso militare…il tutto riferendosi al caso di una donna a cui nel MILLENOVECENTOSETTANTANOVE era stato diagnosticato un tumore al seno, e vivendo lei nei pressi dell’Ambasciata sovietica ed essendo stato dimostrato un largo uso di frequenze radar si è ipotizzato le cose potessero esser collegate. Al termine della sua presentazione dei dati Goldsmith specifica chiaramente che non si riferisce alle radiazioni da cellulari (per cui esistono altri studi come da lui precisato) o a quelle dei microonde per cui esistono svariati studi ad attestarne la sicurezza. Detto ciò Goldsmith non è stato conuslente dell’OMS, ha solo indirizzato alla stessa un documento a riguardo certi tipi di frequenze radar, documento che dall’OMS è in buona parte stato respinto e confutato.".


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