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Alba Parietti all’attacco: “Giampiero Mughini fa la soubrette, perché io non posso fare la scrittrice?”

L'opinionista televisiva torna sullo scontro a distanza con il giornalista che l'aveva definita "una bella donna che chiacchiera"

Alba Parietti e Giampiero Mughini

L’intervento telefonico con cui Alba Parietti ha replicato alle dichiarazioni di Giampiero Mughini durante il programma ‘Vieni da me’ non ha messo la parola fine alle dichiarazioni dell’opinionista che, ospite dello stesso programma, nella puntata di mercoledì 11 dicembre è tornata sulle affermazioni dello scrittore e giornalista.

“Sa che io non ho una grande considerazione di lei come pensatrice moderna. Si ritiene tale ma mi permetto di dubitare che lo sia. Se metti nella bilancia le due cose, da una parte ci sono una trentina di libri, il fatto che ho scritto su tutti i giornali italiani e dall’altra una bella donna che chiacchiera”, aveva affermato lui definendo “un comizietto da quattro soldi” la replica della donna, autrice del libro ‘Da qui non se ne va nessuno’ in cui parla della sua famiglia e del papà partigiano che ha partecipato alla Resistenza.

Alba Parietti contro Giampiero Mughini: “Fa la soubrette”

Mughini fa la soubrette, perché io non posso fare la scrittrice? Lo trovo negli stessi programmi in cui vado io a parlare di gossip” ha affermato Alba Parietti nel dialogo con Caterina Balivo che è tornato inevitabilmente sul botta e risposta avvenuto tra i due in diretta. “Ha offeso la memoria storica della mia famiglia. Ha anche messo in dubbio il contratto di nove miliardi che mi aveva proposto Berlusconi nel 1994 e che io rifiutai per motivi ideologici. Mi ha sputt****o”, le parole della showgirl che a quanto riportato da Mughini sul suo conto, ha dedicato lunghi post sui social per chiarire la sua posizione: “Lui offende da anni senza mai, argomentare solo sulla base di pregiudizi , io argomento senza offendere. Semplicemente mi difendo e difendo la memoria storica che mi è stata lasciata in eredità da una famiglia di intellettuali antifascisti”.


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