Tv News

Chiusi 50 siti pirata, "addio" finale di Champions League

Duro colpo ai pirati informatici: 5 denunce e 41 server oscurati

Infophoto

Alla vigilia della finale di Champions League, domani a Milano, i finanzieri del Comando Unità Speciali hanno sferrato un duro colpo ai pirati informatici: cinque indagati, 41 server oscurati dislocati in 3 continenti, 3 server sequestrati in Italia e 50 siti illegali sequestrati mediante inibizione in una vasta operazione di contrasto alla pirateria audiovisiva denominata "Match off 2.0".

I militari del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche hanno eseguito numerose perquisizioni in varie regioni italiane nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Roma (pm Nicola Maiorano).

L'indagine è volta al contrasto del crescente fenomeno della trasmissione via web di eventi sportivi, film, serie televisive e concerti, senza possederne i diritti.

In particolare è stato accertato che venivano offerti contenuti pirata sia in modalità "streaming live", cioè in diretta, che in modalità "streaming on demand" fruibili, quindi, a richiesta degli internauti. Tutti i siti, posizionati su server situati in Italia e all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito.

La fonte di guadagno era data da un abbonamento mensile di 10 euro, a fronte di un'offerta commerciale legale di circa 100 euro. Per comprenderne la portata è sufficiente considerare che è stata accertata la presenza di oltre 340.000 utenti registrati all'interno di una community.

Ipotizzando che tutti abbiano sottoscritto un "abbonamento" illegale, è possibile stimare che il volume d'affari sia di quasi 3,5 milioni di euro mensili, ossia oltre 40 milioni annui.


Si parla di