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Insinna al timone di "Prodigi", ma nessuna domanda sugli ascolti: maretta in conferenza stampa

Qualche momento di agitazione durante la presentazione del programma dedicato alla solidarietà, in onda venerdì 30 novembre

Flavio Insinna conduce su Rai 1 "Prodigi - La musica è vita"

Torna su Rai 1, per il terzo anno consecutivo, "Prodigi - La musica è vita", la prima serata dedicata alla solidarietà realizzata da Endemol Shine Italy in collaborazione con Unicef. Padroni di casa Flavio Insinna, già conduttore dello show lo scorso anno, e Nathalie Guetta. Al loro fianco il piccolo Daniele Muzio, "prodigio" del canto della scorsa edizione. 

Protagonisti nove giovani talenti nella danza, nel canto e nella musica tra gli 11 e i 16 anni, che si esibiranno nelle rispettive specialità davanti alla giuria, composta da Pippo Baudo, nel ruolo di presidente, Serena Autieri per il canto, il maestro e ambasciatore Unicef Italia Beppe Vessicchio per la musica e Daniel Ezralow per la danza. Saranno loro ad eleggere i tre finalisti per ogni categoria, mentre il vincitore assoluto, al quale andrà una borsa di studio offerta dall'Unicef Italia e consegnata dalla vicepresidente Carmela Pace sarà eletto dalla giuria tecnica, composta da 100 esperti nel campo delle tre categorie.

Quello che cambia rispetto alla passata edizione - che in termini di ascolti incassò una sonora sconfitta da "Tu si que vales", in onda su Canale 5 - è il giorno scelto per la messa in onda: venerdì 30 novembre, smarcandosi così - secondo i più maliziosi - dal confronto del sabato sera. Qualche giornalista in conferenza stampa lo ha fatto notare (a ognuno il suo mestiere), ma puntuale è arrivata la strigliata del vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo: "Non c'entra nulla questo nello spostamento, fate un ragionamento misero. Non ci interessa fare ascolti, la solidarietà non è competizione. Il 15 e il 22 dicembre faremo due serate di beneficenza di sabato". 

Qualche parola al riguardo l'ha spesa anche Flavio Insinna, attento a non cedere alle "provocazioni" dopo la bagarre dell'anno scorso con il giornalista Massimo Galanto: "Prodigi non è un lavoro, è un impegno umano". Non tutti, però, sono soddisfatti delle risposte, ma soprattutto del quasi veto posto a certe domande.


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