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Piero Angela, il discorso del figlio Alberto ai funerali: “Continuerà a vivere nei ragazzi che cercano l’eccellenza”

Le parole del figlio del grande giornalista e divulgatore scientifico alla cerimonia funebre presso sala della Protomoteca del Campidoglio

Alberto Angela

Alberto Angela ha dedicato un lungo discorso di addio al padre Piero nel corso della celebrazione laica presso la protomoteca del Campidoglio. Il giornalista e divulgatore scientifico ha ripercorso l’iter professionale ma soprattutto umano del suo papà, partendo dalla lettera di addio per il suo pubblico pubblicato postumo sui social. 

“Mi sento di partire dall’ultima cosa che ha fatto papà: è stata l’ultimo discorso che avete letto. Era con poche forze, mia sorella e io lo abbiamo raccolto e trascritto. E’ un discorso non ufficiale, ma quello di qualcuno che parla con gli amici. C’è molto affetto e amore verso tutti, si è rivolto al pubblico che lo hanno amato. E’ stata una persona che è riuscita ad unire e non a dividere, una dote difficile da trovare. A noi famigliari ha colpito vedere il ritorno sotto forma di messaggi, di articoli.. E’ stata una tempesta… Ma se ne esce” ha detto visibilmente commosso. 

“Sono stati messaggi pieni non di dolore, sofferenza, ma di amore che è un sentimento, qualcosa che rimane e si trasforma in valori che sono eterni. Ci ha insegnato tanto, l’ultimo insegnamento per me lo ha fatto non con le parole ma con l’esempio” ha aggiunto Alberto confidando un episodio privato degli ultimi giorni di vita.

"Mi ha insegnato a non avere paura della morte"

“In questi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. Mi ha sconvolto, colpito: non lo ho mai visto nella tristezza, nel dolore, mai” ha raccontato poi Alberto Angela a proposito dell’ultimo speciale realizzato insieme sullo sbarco sulla luna, quando ha confermato al figlio l’enorme mole di cultura che possedeva. “Aveva una grande quantità di vita, è stato uno dei motivi per cui se n’è andato soddisfatto. Ha attraversato ultimo periodo come fosse una missione Apollo” ha aggiunto: “Alla fine ha fatto un calcolo di tutto quello che ha fatto, trasmissioni e speciali, ha fatto un discorso a noi familiari e a voi, 24 ore se n’è andato. Ha avuto un approccio alla vita razionale e scientifico”. 

E ancora: “Da collega, dico di essermi trovato davanti a una mente eclettica” ha detto: “Aveva capacità di sintesi e analisi. Amava quest’aforisma di Leonardo: “Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire”. Il suo è stato un insegnamento, di amare la vita e le passioni sembrava un torinese molto riservato. Sicuramente continuerà a vivere con i libri, le trasmissioni i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che cercano l’eccellenza, nei ricercatori che cercano di arrivare alla meta nelle persone che cercano di unire e cercano la bellezza della natura, di assaporare la vita. Aveva un senso dell’umorismo incredibile, era bravo in tutto anche nel disegno. Una mente che ancora mi sorprende. Non è un’eredita di lavoro, ma di atteggiamento nella vita” ha affermato.

Infine, Alberto Angela si è commosso ricordando le ultime parole del padre: “Anche voi vostra parte”, a cui lui stesso con gli occhi lucidi ha aggiunto: “Anche io cercherò di fare la mia”.

(Di seguito un estratto del discorso di Alberto Angela)

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