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Un residente nel sud di Israele racconta: "Qui piovono razzi"

L'ultimo appena ieri, vive ad Ashkelon dove ci sono solo civili

Roma, 11 mag. (askanews) - Yehuda, 64 anni, di professione giardiniere, residente ad Ashkelon da un anno, racconta cosa significhi vivere nel Sud di Israele, regione vicina alla Striscia di Gaza, da cui piovono missili senza soluzione di continuità.

"Nella notte abbiamo ricevuto un'allerta e avevamo solo circa 10 secondi, perché siamo vicini (alla frontiera, ndr), e così siamo andati nella nostra camera di sicurezza, come la chiamiamo, e l'abbiamo chiusa bene a chiave, e abbiamo aspettato, poi abbiamo sentito tre detonazioni, e alla terza detonazione abbiamo pensato che il razzo avesse davvero toccato il tetto della nostra casa. Ogni casa tremava, come in una forte esplosione".

"Non ci sono militari qui, ci sono solo civili, e qui cadono razzi in continuazione, purtroppo", ha aggiunto. "Quando era sicuro uscire fuori, siamo usciti ed era come se ci fossero dei calcinacci dentro la nostra casa, e anche intorno, c'era del cemento che volava nell'area del giardino davanti, che colpiva le nostre case, tutto".

"Non ho paura, no. Non ho mai paura. Ho vissuto molte difficoltà. Purtroppo l'ultima volta dei civili sono rimasti uccisi nella regione, questo fa parte della guerra, ma i bombardamenti indiscriminati della popolazione civile non finiscono mai. Una o due settimane fa 104 missili hanno attraversato quest'area, questo è semplicemente inaccettabile".


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