Cinema

Jack Nicholson si faceva di cocaina e LSD

Una nuova biografia dell'attore svela un passato inedito fatto di droga ed eccessi

Jack Nickolson agli inizi della sua carriera faceva abitualmente uso di droghe. A svelarlo è la nuova biografia di Marc Eliot sull'attore, dal titolo "Nicholson".

Nel libro si racconta che la star iniziò a fare uso di droghe nei primi anni '60 e che assumeva regolarmente cocaina e marijuana. Un ritratto intimo dell'interprete di "Shining", fuori e dentro lo schermo, dalla sua vita privata, agli amici, ai film, parlando dell'incontro con colleghi e registi e svelando alcune curiosità sul suo "passato controverso", che sono state anticipate dal "The National Enquirer" e dal sito di gossip "Radar" (lo stesso che diede la notizia del suo addio al cinema per problemi di memoria, poil smentita).

Per Eliot, Nicholson scrisse la sceneggiatura de "Il serpente di fuoco" nel 1967 sotto effetto di acidi, così come mentre lavorava a "Sogni perduti" e la droga sarebbe stata un elemento costante anche sul set del capolavoro con Peter Fonda e Dennis Hopper, "Easy Rider". Si dice inoltre che a Los Angeles, agli inizi della sua carriera la sua abitazione divenne presto "the wildest house in Hollywood", luogo di eccessi e molto altro, tra party, sesso e droghe, come raccontano alcuni amici.

L'autore sostiene inoltre che Nicholson iniziò a moderarsi dopo aver perso molto cari amici e dopo aver iniziato ad avere problemi di salute alla fine degli anni '80. Dagli anni '90 i suoi unici vizi rimasti sono le sigarette e i cohiba.


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